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SOLE E MARE: L'IMPORTANZA DELLA PROTEZIONE
01 Agosto 2016
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SOLE E MARE: L'IMPORTANZA DELLA PROTEZIONE

Abbronzarsi in modo consapevole è importantissimo: l’esposizione al sole, infatti, oltre a regolare la tanto apprezzata tintarella, può rivelarsi anche nociva. I raggi ultravioletti rappresentano un fattore di rischio legato a scottature, eritemi e anche melanomi. Le radiazioni solari sono di 3 tipi:

UVA --> penetrano in profondità, promuovendo il rilascio di melanina e, con essa, sono i principali responsabili dell’abbronzatura. Non sono radiazioni dannose nell’immediato (non provocano scottature), tuttavia sul lungo periodo possono danneggiare la vista oppure la pelle, a causa di esposizioni troppo prolungate e non adeguatamente difese. Dispositivi per proteggersi: occhiali da sole, indumenti o filtri solari.

UVB --> potenzialmente più pericolosi degli UVA, per lo meno nell’immediato, poiché sono responsabili di scottature ed eritemi. Hanno tuttavia il pregio di stimolare il metabolismo della vitamina D, molto importante per il nostro organismo. Dispositivi per proteggersi: indumenti, filtri solari.

UVC --> sono le radiazioni più pericolose ma non arrivano quasi mai al suolo perché vengono schermate dall’ozono.

I filtri solari contenuti nelle lozioni protettive ci difendono dalle radiazioni eccessive, assorbendone la maggior parte e lasciando passare soltanto quelle che non sono dannose per la salute.

Per i bambini e gli adolescenti, quindi soggetti con pelle assai giovane e foto sensibile, bisognerebbe sempre utilizzare un filtro 50+.

Per gli adulti, esclusi quelli con una carnagione molto chiara e una pelle sensibile, i dermatologi consigliano di utilizzare sempre una protezione non inferiore a 15, anche se già abbronzati: generalmente, comunque, un fattore pari a 30 è quello da preferire, soprattutto se l’esposizione al sole è superiore a 2 ore.