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PESCE DI STAGIONE: APRILE
31 Marzo 2016
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PESCE DI STAGIONE: APRILE

La primavera è arrivata e aprile è alle porte: in questo periodo la pesca regala moltissime nuove varietà di prodotti per arricchire la nostra dieta e la nostra tavola! Anche il pesce segue una sua stagionalità, legata alla maturazione dei giovani esemplari e alla possibilità di permettere loro una sufficiente riproduzione.

Vediamo insieme quali sono i pesci giusti da comprare e consumare in aprile e in primavera:

  • Gamberetti rosa: crostacei molto delicati, le loro carni hanno un sapore squisito e vanno cotti molto poco, specialmente a vapore, altrimenti perdono la loro tipica consistenza; possono essere anche fritti, ma sempre in brevissimo tempo. Perfetti anche per risotto oppure sugo.
  • Granchio: crostaceo dal sapore molto delicato, tendenzialmente dolce, può sostituire in modo eccellente, nella base di un sugo, lo scampo o la pannocchia; è anche ottimo arrosto, appena scottato; si può mangiare anche, fritto dopo aver tolto il guscio e le zampe.
  • Scampi: la loro freschezza è certa quando il colore è uniforme e la testa non presenta tracce di annerimento.

Si cucinano bolliti, arrosto, spesso con pomodoro e sono squisito anche crudi, ma devono essere davvero freschissimi!

  • Totani: molluschi dal sapore assai gradevole, spesso preparati in umido con pomodoro e erbe aromatiche. Buonissimi per preparare il sugo della pasta, sono molto amati anche tagliati ad anelli, immersi in pastella e fritti.
  • Seppie: un altro mollusco ottimo in moltissime preparazioni. Molto utilizzate nelle insalate di mare tiepide oppure fredde, sono un componente perfetto delle zuppe come il caciucco.
  • Sarde e sardine: pesce azzurro molto economico e dalle ottime proprietà nutrizionali, possono essere cucinati in diversi modi e hanno un sapore gustoso e molto apprezzato.
  • Scorfano: hanno carni saporite, sode e perfette per zuppe oppure sughi per primi piatti.
  • Pesce san Pietro: buonissimo alla griglia oppure bollito, deve essere pulito con attenzione, eliminando gli aculei (che non sono velenosi) ed eviscerandolo subito poiché, non avendo denti, ingerisce le sue piccole prede intere che cominciano a guastarsi velocemente nel suo apparato digerente.