Piatto tipico del Carnevale veronese, gli gnocchi affondano le loro radici nell’antichità e sono diffusi in molti paesi del mondo, anche se la preparazione incontra notevoli differenze. In Italia gli gnocchi più conosciuti e diffusi sono quelli di patate e, in particolare a Verona, vengono festeggiati ogni anno durante il cosiddetto venerdì gnocolar: questa ricorrenza nacque nel 1531, quando una grande carestia colpì la città e la portò sull’orlo di una rivolta popolare a causa delle mancanza di cibo, in particolare nel quartiere di San Zeno, all’epoca il più povero e popolato della città. Per arginare il malcontento il Consiglio cittadino guidato da Tommaso Da Vico fece distribuire al popolo l’ultimo venerdì prima della Quaresima pane, vino, burro, farina e formaggio e nel suo stesso testamento Da Vico lasciò un legato affinché ogni anno in quel giorno venissero distribuiti gratuitamente alimenti agli abitanti.

TRUCCHI!

I trucchi per preparare gnocchi perfetti sono pochi e semplici: la tipologia delle patate, innanzitutto, che devono “chiamare” meno farina possibile. Quelle a pasta gialla tipiche di Avezzano, per esempio, sono considerate tra le migliori in tal senso. L’impasto non deve essere lavorato per troppo tempo ma giusto per quello che basta ad ottenere un composto omogeneo: una lavorazione troppo lunga rischia di rendere gli gnocchi “deboli”, che si sfalderebbero in cottura. La grandezza degli gnocchi incide molto sul gusto e sulla consistenza: più grandi sono e più morbidi saranno al palato. Per ogni chilogrammo di patate non si dovrebbero usare più di 250/300 g di farina circa e 4 grammi di sale. Le patate vanno sempre cotte con la buccia e vanno pelate ancora calde. Affinché trattengano meno acqua, è meglio lavorarle con gli altri ingredienti quando si sono raffreddate. Per amalgamare il composto spesso si aggiunge un uovo, meglio se di gallina ruspante. E’ bene tuffare gli gnocchi pochi alla volta e solo quando l’acqua sta sobbollendo: un movimento troppo violento dell’acqua che bolle potrebbe danneggiare gli gnocchi.