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SPAGNA: 5 PIATTI DA NON PERDERE!
18 Agosto 2016
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SPAGNA: 5 PIATTI DA NON PERDERE!

La cucina spagnola, oltre ad essere una delle più gustose e colorate del mondo, ha il merito di aver introdotto in Europa all’inizio del Cinquecento ingredienti sino ad allora sconosciuti e provenienti dalle Americhe, come patate, pomodoro, mais, cacao e caffè. La cucina delle regioni affacciate sul mare si basa su saporite preparazioni di carne e pesce ed è più ricca e fantasiosa della cucina diffusa nelle regioni interne, basata essenzialmente sulla carne e sui legumi.

I piatti tipici e che meriterebbero un assaggio sono moltissimi: oggi ne elenchiamo 5, tutti facilmente replicabili e perfetti per una serata in perfetto tema spagnolo!

 

1. TAPAS: questo è il nome generico all’interno del quale gli spagnoli fanno rientrare una grandissima varietà di alimenti, freddi o caldi, che vengono serviti prima del piatto principale. Il nome deriva dal verbo tapar (tappare) che indicava l’antica usanza nelle taverne di coprire il bicchiere di vino con una fetta di pane o di prosciutto. Con il tempo tapa è diventato sinonimo di stuzzichino che si gusta assieme a una bevanda, alcolica o analcolica che sia, in preparazione alla cena. Molto gettonate sono le olive (del tipo Manzanillo o Arbequina), i formaggi, la salsiccia chorizo (fatta di salame tritato e insaporito con paprika) cotta nel vino o nel sidro, le polpettine (albondigas) o le patate (papas arrugadas) servite con salsa di pomodoro.

 

Apprezzatissimo il pane con salsa allioli (ottenuta con aglio, olio d’oliva e a volte maionese, secondo una ricetta catalana.

2. TORTILLA DE PATATAS: La tortilla de patatas è uno dei più famosi antipasti spagnoli. Può essere servito anche come tapa, ma utilizzata spesso anche come piatto da portata. Si tratta di una frittata realizzata con patate fritte in olio d’oliva, spesso con l’aggiunta di cipolla o, in alternativa, di peperoni rossi e verdi. La preparazione è davvero semplice: le patate vanno tagliate a dadi e fritte nell’olio a fuoco medio assieme alla cipolla. Poi, una volta asciugate dall’olio, sono amalgamate con le uova sbattute e salate, prima di friggere di nuovo il tutto da un lato e poi dall’altro. Le correnti di pensiero della tortilla vedono tuttavia schierate due fazioni: quella pro-cipolla e quella contro.

3. PAELLA: se ne preparano tante versioni diverse, ma i più sostengono che l’originale paella alla valenciana si prepari con riso di Valencia, pollo, coniglio, lumache, garrafò (fagioli bianchi), tabella (fagioli teneri, fagiolini, aglio, pomodoro, paprika, olio e zafferano. Per altri, invece, il pesce non può mancare, e la preparano con l’aggiunta di gamberi, cosse e seppie o calamari. In origine, la paella è nata come piatto di riciclo, per riutilizzare avanzi di carne, pesce e verdure, legandoli insieme in un risotto arricchito con spezie.

4. PATATAS BRAVAS: letteralmente, patate selvagge. Si tratta di patate bianche prima bollite in acqua e sale per ammorbidirsi e poi tagliate in pezzi irregolari di circa due centimetri, fritte nell’olio e servite con maionese o con pomodoro e peperoncino. Le preparazioni possono variare anche di molto a seconda della zona, con l’unica caratteristica ricorrente: devono essere sempre molto piccanti. Nella zona di Burgos la salsa contiene anche peperoni, aceto e spezie variegate. Nella zona di Valencia e in Catalogna la salsa è fatta con olio d’oliva, peperoni, paprika e aceto.

5. GAZPACHO: è una zuppa fredda tradizionale comune a molte zone della Spagna. La versione più popolare è quella andalusa che si prepara con pomodoro, peperoni e aglio, ben tritati. Oltre ad essere un piatto sano e poco calorico (se non si eccede con il condimento), è anche buonissimo. Volete provare a farlo? Provate questa ricetta!