Blog

MARCHI E CERTIFICAZIONI: COSA SIGNIFICANO?
21 Aprile 2016
|

MARCHI E CERTIFICAZIONI: COSA SIGNIFICANO?

La certificazione di qualità è un riconoscimento che organismi specializzati conferiscono ad un prodotto che rispetti una determinata disciplina di produzione e standard di qualità. Inizialmente indirizzati ai soli prodotti vinicoli, con la nascita dell’Unione Europea e il regolamento CEE 2081/92, la possibilità di certificazione si è estesa anche ai prodotti agroalimentari. Quali sono i vantaggi derivati da queste certificazioni, per un consumatore?

Certamente sicurezza in più, soprattutto legata a frodi alimentari – sempre più frequenti - e qualità nutrizionali ed organolettiche garantite: alcuni metodi di produzione possono persino incrementare alcune caratteristiche nutrizionali di ciò che consumiamo, mentre le qualità organolettiche si presentano sempre al massimo, grazie al forte legame con il territorio di produzione e il rispetto delle condizioni climatiche e territoriali richieste dal prodotto specifico.

Vediamo le principali certificazioni nello specifico.

DOP: ovvero Denominazione di Origine Protetta. Nasce nel 1992 e tra i marchi è quello che impone le norme più stringenti in assoluto, garantendo al meglio il consumatore.

Il marchio DOP garantisce origine, provenienza delle materie prime, localizzazione e rispetto del processo produttivo.

IGP: ovvero Indicazione Geografica Protetta. La certificazione IGP prevede un legame con il territorio molto più blando e con disciplinari di produzione più flessibili rispetto al DOP. 
Con questa certificazione nessuna caratteristica importante del prodotto è garantita al 100%. 
Le caratteristiche che bisogna rispettare per ottenere questo riconoscimento sono:

  • Essere originario di tale regione.
  • Una determinata qualità, la reputazione o altra caratteristica possa essere attribuita all'origine geografica.

La produzione e/o trasformazione e/o elaborazione devono avvenire nell'area geografica di origine, quindi non tutto il processo di produzione deve essere legato al territorio d’origine, ma solo (o almeno) una parte.

STG: ovvero Specialità Tradizionale Garantita. Questa certificazione è volta a tutelare e definire alcune produzioni non legate al territorio, introducendo il concetto di "Specificità di un prodotto alimentare", con l'obiettivo di distinguere un prodotto agricolo o alimentare da altri prodotti o alimenti appartenenti alla stessa categoria. La specificità, quindi, non è legata essenzialmente alla zona di origine, ma soprattutto alla ricetta o a particolari metodiche di produzione. Una volta approvato il disciplinare di produzione, chiunque, indipendentemente dalla propria localizzazione nell'Unione Europea, può avvalersi di questa certificazione.

IGT: ovvero indicazione Geografica tipica e relativa a 118 vini in commercio con questo marchio. Questa certificazione rappresenta un riconoscimento di qualità attribuito ai vini da tavola che non hanno un disciplinare particolarmente restrittivo e le aree di produzioni sono abbastanza ampie.

BIO: la certificazione biologica dell’Unione Europea garantisce che il prodotto sia stato effettivamente coltivato, allevato e lavorato rispettando i requisiti europei in materia. Coltivatori, trasformatori e commercianti, una volta ottenuto il logo dell’UE, sono sottoposti a più controlli annuali di verifica, in modo da garantire al consumatore prodotti genuini e realmente ottenuti nel rispetto del ciclo della natura.