
CUCINA GIAPPONESE: 10 CURIOSITA'
- Il sushi è stato inventato in Cina! Fu introdotto in Giappone nell’VIII secolo: in origine era un modo per conservare più a lungo il pesce ponendolo a fermentare tra strati di riso cotto e acidulato in aceto di riso. Nel tempo, il processo di fermentazione è stato man mano ridotto ed è nata l’abitudine di mangiare il pesce crudo.
- La prima volta dell’Occidente: probabilmente accadde nel 1953 quando il principe Akihito offrì del sushi ad alcuni ufficiali americani. Il fatto fu riportato e discusso sui quotidiani statunitensi.
- Nei monasteri zen l’aglio, la cipolla, l’erba cipollina, lo scalogno e i porri sono proibiti poiché potrebbero scatenare – a causa del loro sapore deciso – dei desideri “troppo umani”.
- Le posate in metallo sono considerate un simbolo di violenza: per questo motivo a tavola si utilizzano le bacchette di legno.
- In Giappone fare rumore mentre di mangia (compreso ruttare) è considerato un apprezzamento del cibo: nella maggior parte dei locali pubblici giapponesi potrete godere di commensali molto rumorosi.
- Ogni anno il 4 agosto si celebra la cerimonia funebre delle bacchette di legno da pasto: si tratta di un omaggio a oggetti di uso quotidiano che hanno reso un buon servizio per lungo tempo.
- Il vero wasabi non è quello che consumiamo solitamente: quella è una semplice pasta di rafano addizionata di colorante verde. Il vero wasabi è una radice che cresce in zone semi-paludose, è quasi introvabile fuori dal Giappone ed è molto costoso.
- Il sushi (inteso come pesce crudo con riso, cioè nigiri) si può mangiare con le mani (ma non il sashimi, cioè i filettini di pesce crudo) e divorare in un sol boccone. Intingere il sushi nella salsa di soia senza sfaldare il riso è un’arte per pochi.
- Il wasabi non andrebbe mai mescolato alla salsa di soia: è un’abitudine occidentale, non praticata e non apprezzata nella vera cucina giapponese.
- Il pesce palla (fungu) è uno dei piatti più prelibati della cucina giapponese: è un pesce molto costoso e potenzialmente mortale perché le sue viscere contengono un veleno molto potente. Soltanto alcuni chef esperti e con una speciale licenza possono prepararlo, seguendo una procedura delicatissima e precisa. In Europa è vietato servirlo quasi dappertutto.